• Coffee Room
  • Me, Me stessa, ed Io.

Coffee Room

~ La vita è come il caffè: puoi metterci tutto lo zucchero che vuoi, ma se lo vuoi far diventare dolce, devi girare il cucchiaino. A stare fermi non succede niente.

Coffee Room

Archivi tag: ring

Dammi il margine.

26 lunedì Ago 2019

Posted by Donna Abelarda in Coffee of the day

≈ Lascia un commento

Tag

Numeri, Pugile, ring, vita

“La cosa più difficile è preparare un pugile per il match. Si arriva all’80-85 percento, ma mai al 100 percento. Perché se un pugile va sul ring preparato al 100 percento e perde, non ha più scuse”.

Cus D’Amato.

È assurdo e utopico pensare che tutto, in un match, sia una nostra intuizione, il nostro gancio perfetto.

A bordo campo ci han preparato allenatori, madri, riformatori, collegi, politica, religione. Ci hanno imposto posture, silenzi, flessioni di braccia e di capo, verdure, abbandoni, materie, poltrone, ginocchia.

Siamo fottutamente il prodotto di scelte non nostre, ma di allenamenti estenuanti, di prose, di date, di battaglie, di spazzolini da denti e preghiere, di domeniche in chiesa e di sabati al supermercato.

Siamo burattini di libri, tv, canzoni maledette e serenate notturne.

Siamo peccatori nel proibito che si vanno a confessare in parrocchie sconsacrate. Siamo ruoli, etichette o bastardi.

Non possiamo essere nulla più di quel 15 percento.

Quel numero magico ripetuto su una mano è l’unica nostra firma, la nostra scusa.

 

 

 

 

 

 

 

Io, lui. E Irene. “Quando hai girato il cucchiaino”.

05 martedì Giu 2018

Posted by Donna Abelarda in Io, lui. E Irene.

≈ Lascia un commento

Tag

caffe, dolci, irene, musica, parole, ring

Questa sera Alex non lavora.
Mi sento quasi sollevata.
Che sia la volta buona in cui riesco a dare un inizio alla dieta e al mio libro… 🙂

Eric è stato letteralmente divorato con gli occhi da una signora che credo lo voglia reclutare come valletto di compagnia…
Da quando sono capitata qui ho cambiato I miei numeri.
Ho traslocato di amici e abitudini.
C’è un terzo tempo della squadra di rugby ed io e Irene siamo sedute ad uno sgabello di distanza.

Riesco a parlare con vari elettrodomestici di casa, con i frigoriferi del supermarket…credo non sarà un problema imbattermi in Irene.
E’ lei, invece, che si imbatte in me.

“Ormai è un pò che ti vedo qui. Dopo gli sgabelli, mi sa che io e te siamo la seconda certezza di questo posto!
Mi chiamo Irene, molto piacere!”

Eccola, finalmente.
Voce sinuosa, come il suo corpo.
Un sorriso appena accennato e occhi bellissimi.
Ha forme nascoste dietro gli occhiali, un orecchino a chiave di violino e un Infinito tra l’orecchio e il collo, che si intravede appena.
Mi ha sorpreso il fatto che sia stata lei ad avvicinarsi a me.
Non era schiva. Nè distratta.
Forse stava solo aspettando il momento più opportuno.
C’è un tempo per tutto. C’è il momento giusto per ogni cosa.
Anche per entrare nella vita di un altro al bancone di un Bar dalle atmosphere anni Trenta.

Io sono Abbey.
Vengo qui quasi ogni sera perchè sto cercando l’ispirazione.
Sto cercando l’onda perfetta…Vorrei scrivere una Storia.
Ma credo di essere ancora a riva, in una giornata di calma piatta.
E quindi affogo in questo Gin tutte le mie scuse.

“Ah, sei una scrittrice quindi!”

No. Non proprio.
Scrivere è la mia passione, ma non è il mio lavoro.
Io ho una caffetteria. Il caffè è una passione anche quella. E lì posso dire di avercela fatta. Ho aperto una Coffee Room e, da poco, ci stiamo cimentando, stiamo sperimentando alcuni dolci particolari.
Non volevo che il mio fosse un posto banale.
E’ molto particolare, quindi quasi ti obbliga a scegliere: O sei dentro, o sei fuori.
E’ un ring, ma più elegante. 🙂

“Beh, il naturale accompagnatore di una buona tazza di caffè è il dolce. E’ carina questa cosa della sperimentazione”.

Piace molto anche a me.
Ci ho messo tanto, anche qui, a trovare l’idea. Cercavo qualcosa di particolare, di intenso, che fosse capace di prolungare il piacere dell’ultimo morso il più a lungo possibile.
In questo, ci siamo un pò adattati a quella che è la mia stazza… 🙂
Io sono una mini-size…e anche le mie torte lo sono.
Ad ogni miscela di caffè puoi abbinare una piccola ma intensa mini porzione di torta.
Mi piaceva l’idea che ciascuno potesse affogare una delusione o una voglia in qualcosa che fosse completo, totale.
Non è una fetta di un qualcosa di più grande.
E’ una torta a tutti gli effetti. E’ completa, nonostante sia più piccola rispetto alle altre.

“Io non mangio dolci.
Ma bevo tanto caffè.
Sono un’insegnante di pianoforte. E anche io vengo qui per cercare un pò quell’onda di cui parli tu.
Cerco la nota giusta. E le giuste corde da toccare.
Cerco un ring, ma più elegante. 😉 “

Iscriviti

  • Articoli (RSS)
  • Commenti (RSS)

Archivi

  • agosto 2019
  • agosto 2018
  • luglio 2018
  • giugno 2018
  • marzo 2018
  • febbraio 2018
  • settembre 2017
  • agosto 2017
  • luglio 2017
  • febbraio 2017
  • aprile 2016
  • marzo 2016
  • febbraio 2016
  • gennaio 2016
  • novembre 2015
  • ottobre 2015
  • settembre 2015
  • luglio 2015
  • giugno 2015
  • maggio 2015
  • aprile 2015
  • marzo 2015
  • febbraio 2015
  • gennaio 2015
  • dicembre 2014
  • novembre 2014
  • ottobre 2014
  • settembre 2014
  • agosto 2014
  • luglio 2014
  • giugno 2014

Categorie

  • About YOU – Le mie interviste
  • As School As possible
  • Coffee of the day
  • Human Feelings
  • Io, lui. E Irene.
  • Kitchen and Love
  • On Air
  • Società & Attualità
  • Uncategorized

Meta

  • Registrati
  • Accedi

Blog su WordPress.com.

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie