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~ La vita è come il caffè: puoi metterci tutto lo zucchero che vuoi, ma se lo vuoi far diventare dolce, devi girare il cucchiaino. A stare fermi non succede niente.

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Ghost-writer

24 venerdì Ott 2014

Posted by Donna Abelarda in As School As possible

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Chi è.
Il ghostwriter, ovvero lo scrittore fantasma o scrittore ombra, è un autore professionista pagato per scrivere opere (in campo letterario e musicale) che poi verranno ufficialmente attribuite ad un’altra persona.

Per chi lavora.
Celebrità e leader politici assumono spesso ghostwriters per scrivere o sistemare autobiografie, articoli, discorsi, o altro materiale.

Il lavoro e la sua organizzazione.
La divisione del lavoro tra il ghostwriter e l’autore accreditato può variare di molto. In alcuni casi, il primo è assunto per riordinare un lavoro quasi completato. In questo caso, la linea generale è quella dell’autore.
In altri casi, il ghostwriter svolge il ruolo più rilevante, elaborando e ampliando concetti ed idee di base forniti dall’autore accreditato.

Perché “usare” un Ghostwriter.
Le celebrità o i personaggi pubblici non hanno il tempo, la preparazione o l’abilità di scrittura per scrivere un’ autobiografia o un intero libro. Ed anche se le avessero, queste capacità, potrebbero non sapere come strutturare l’opera al fine di renderla commerciale.

I diritti d’autore in Italia.
Il ghostwriting è una forma di “plagio autorizzato“: il committente si appropria della paternità dell’opera senza esserne l’autore originale grazie ad un patto che viene concordato tra le due parti.
Lo scrittore ombra accetta una somma di denaro in cambio del suo lavoro e del suo silenzio e permette al committente di far liberamente uso dell’opera. Più precisamente “essendo titolare del copyright, il committente è l’unico proprietario dei diritti d’autore. Suoi, pertanto, sono gli eventuali guadagni derivanti dalla pubblicazione dell’opera, dalla vendita della sceneggiatura e da quant’altro connesso alla paternità del lavoro. Lo scrittore ombra non ha nulla a pretendere, come da specifica clausola contrattuale“.

I diritti morali.
I diritti morali, illimitati, irrinunciabili ed inalienabili (art. 22 L. 633/41), appartengono però allo scrittore ombra, non all’autore fittizio, e inoltre “l’accordo con cui si conviene di attribuire la paternità di un’opera a persona diversa dal vero autore è da ritenersi nullo“.

L’accordo tra i diritti.
Vi sono quindi evidenti contraddizioni, che vengono risolte in questo modo: il patto viene considerato valido e lo scrittore ombra ha il diritto di rivendicare la paternità dell’opera, secondo l’art. 20 L. 633/41, ma con l’obbligo di risarcire il committente per non aver rispettato i vincoli contrattuali.

Il lettore.
Il ghostwriting inoltre solleva anche un’altra questione: i fruitori dell’opera dovrebbero avere il diritto di sapere chi è il vero autore. Il diritto di paternità dell’opera mira infatti a tutelare anche l’interesse pubblico “in quanto evita alla collettività ogni inganno nell’attribuzione della paternità intellettuale“.

Ieri ne avevo sentito parlare.
Una celebrità aveva all’attivo, in un lasso di tempo brevissimo, più pubblicazioni di Shakespeare.
Approfondendo, è emersa la figura di questo scrittore ombra.
Io, che rivendico la proprietà e l’onestà intellettuale come diritto primario, ho voluto approfondire, anche in termini legali.
E la parte più importante a cui ho dato peso è stata quella dedicata al lettore, per cui io che leggo un libro, voglio poter attribuire alle parole, un nome.
Gli accordi economici, come tutti i contratti, hanno vita breve qualora si entri in contrasto.
Ma il diritto morale è per me, come sancito, ILLIMITATO, IRRINUNCIABILE, INALIENABILE.
La MIA opera, con i suoi successi ed i suoi fallimenti, la rivendicherò sempre.
Il proprio intelletto, non ha prezzo e non dovrebbe mai avere la possibilità di essere comprato, ad uso e consumo di qualcun’altro.

Citazioni Latine. Capitolo 2

06 lunedì Ott 2014

Posted by Donna Abelarda in As School As possible

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Epistula… non erubescit.
La lettera non arrossisce.

Ex abundantia enim cordis os loquitur.
La bocca parla per l’abbondanza del cuore.

Est modus in rebus, sunt certi denique fines | quos ultra citraque nequit consistere rectum.
C’è una giusta misura nelle cose, ci sono giusti confini | al di qua e al di là dei quali non può sussistere la cosa giusta.

Est in canitie ridicula Venus.
È ridicolo l’amore di un vecchio.


Exigua his tribuenda fides, qui multa loquuntur
.
Bisogna prestare poca fede a quelli che parlano molto.

Ex ore tuo te judico.
Ti giudico dalle tue parole.

Faber est suae quisque fortunae.
Ciascuno è artefice della propria sorte.

Facta non verba.
Fatti, non parole!


Felicium omnes sunt cognati
.
Tutti sono parenti dei fortunati.


Gutta cavat lapidem
.
La goccia scava la pietra.


Homo homini lupus
.
L’uomo è un lupo per l’uomo.

Homo sum: humani nihil a me alienum puto
.
Sono un uomo: niente di ciò che è umano considero estraneo a me.

Historia magistra vitae
.
La storia è maestra di vita.

Honesta mors turpi vita potior
.
Una morte onorevole è migliore di una vita vergognosa.

Economia…domestica. Capitolo 2

06 lunedì Ott 2014

Posted by Donna Abelarda in As School As possible

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AMMORTAMENTO DEL DEBITO
Modalità di estinzione di un debito in modo graduale,
attraverso rate che comprendono una quota capitale e una quota interessi.

AMMORTAMENTO NEGATIVO
Nel caso in cui le rate di rimborso di un prestito non siano sufficienti a rimborsare la quota d’interessi del capitale residuo, aumenta l’ammontare del debito.
Per esempio, nelle operazioni finanziarie dove sono presenti clausole che limitano la variazione dei tassi d’interesse, i pagamenti non riescono a coprire il costo reale del finanziamento e accrescono il capitale residuo da rimborsare.

ANALISI DI PORTAFOGLIO
Valutazione del complesso di attività e passività finanziarie detenute da un operatore, allo scopo di ottimizzarne la configurazione rischio-rendimento in funzione delle preferenze del titolare.

ANALISI FONDAMENTALE
Studio sull’andamento futuro delle quotazioni di titoli azionari
basato sulle situazioni economiche, patrimoniali e finanziarie storiche, presenti e prospettiche delle società emittenti e sull’esame dei rispettivi settori di attività di appartenenza.

ANALISI QUALITATIVA
Metodologia di analisi dell’andamento e delle relazioni tra grandezze economiche che considera principalmente elementi non misurabili direttamente o indirettamente.
È usata per esempio per valutare la qualità della vita in differenti zone geografiche.

ANALISI QUANTITATIVA
Genere di analisi economica che si occupa dell’individuazione di relazioni matematiche o statistiche tra grandezze economiche misurabili tramite numeri, per esempio la costruzione di un modello econometrico.

ANALISI TECNICA
Studio delle quotazioni di titoli o valute basato essenzialmente sulle rispettive serie storiche relative ai prezzi di mercato e al volume delle transazioni.
Tali informazioni statistiche vengono riportate graficamente al fine di meglio rappresentare il ripetersi ciclico dei livelli di quotazione e di individuare così l’avvicinarsi di un’inversione di tendenza.

Abbiate cura di ciò che amate.

24 mercoledì Set 2014

Posted by Donna Abelarda in As School As possible

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È il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante.
Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato.
Tu sei responsabile della tua rosa…
Un passaggio chiave di un libro straordinario, per adulti, più che per bambini, Il Piccolo Principe.

Lo spirito rende le cose uniche.
È il fine delle nostre scelte, dei nostri sforzi, dell’amicizia, dell’amore.

Mille rose in un giardino assomigliano a quella che il Piccolo Principe ha lasciato sul suo pianeta, ma la sua è unica in quanto l’ha innaffiata e protetta, in altri termini, l’ha «addomesticata», per dirlo come la volpe che aggiunge: «Diventi responsabile per sempre di ciò che hai addomesticato».

Lo spirito crea legami.
Grazie ad esso il mondo si popola di segni evocatori: come il campo di grano che ricorda i capelli biondo oro del Piccolo Principe, le stelle sono campanellini che ricordano il suo riso, il cielo è pieno di pianeti dove scricchiola la catena di un vecchio pozzo come quello trovato nel deserto dall’amico pilota. La vera vita è nello spirito che può perfettamente fare a meno della materia, della «corteccia» che il Piccolo Principe lascia dietro di sé senza rimpianti.

Per ritrovare la sua rosa infatti, il Piccolo Principe sacrifica il proprio corpo, facendosi mordere dal serpente velenoso: «Sembrerò morto ma non sarà vero… », ci dice come ultimo messaggio.

Economia…domestica. Capitolo 1

23 martedì Set 2014

Posted by Donna Abelarda in As School As possible

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In tv, sui giornali….impazzano questi pazzi termini di cui molti di noi ignorano il significato e pure come si scrivono.
Noi qui, davanti ad un caffè, facciamo anche Economia.

SMALL CAP
Con questo termine si identificano le società aventi una piccola capitalizzazione di borsa.

SPREAD
Lo spread è una delle due componenti del tasso di interesse di un mutuo; è un valore stabilito contrattualmente che rimane fisso nel tempo e che comprende il margine di guadagno della banca e le varie spese di gestione.
Sommata ad uno specifico tasso di riferimento preso sul mercato, determina il tasso di interesse applicato al mutuo.
Lo spread applicato dalle banche non è un valore fisso, ma varia a seconda del tipo di mutuo, del cliente, della durata e delle condizioni di mercato.

STARTUP
É il termine con cui viene chiamata in inglese ogni nuova iniziativa imprenditoriale. Nella fase di startup, l’impresa è come un infante: non è autosufficiente; in particolare, dal punto di vista finanziario. Nei primi anni di vita, infatti, non riesce a coprire i costi con i ricavi generati dalla gestione caratteristica, cosicché ha bisogno per svilupparsi di capitali esterni.

Citazioni latine. Capitolo 1

17 mercoledì Set 2014

Posted by Donna Abelarda in As School As possible

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Ab uno disce omnis.
Da uno capisci come son tutti.

Adulator propriis commodis tantum suadet.
L’adulatore tiene di mira solo i suoi interessi.

Alea iacta est.
Il dado è tratto

Aliena vitia in oculis habemus, a tergo nostra sunt.
Abbiamo davanti agli occhi i vizi degli altri, mentre i nostri ci stanno dietro.

Alium silere quod voles, primus sile.
Ciò che vuoi che un altro taccia, tacilo tu per primo.

Ames parentem si aequus est, aliter feras.
Ama il padre se è giusto, se non lo fosse sopportalo.

Amor arma ministrat.
L’amore procura le armi agli amanti perché possano essere grati alla persona amata.

Amor gignit amorem.
Amore genera amore.

At pulchrum est digito monstrari et dicier: hic est!
È bello essere additati e che si dica: è lui!

Auctoritas non veritas facit legem.
L’autorità, non la verità, fa la legge.

Audentes fortuna iuvat.
La fortuna aiuta gli audaci.

Aut amat, aut odit mulier, nihil est tertium.
La donna o ama o odia: non conosce via di mezzo.

Balbum melius balbi verba cognoscere.
Un balbuziente capisce meglio le parole di un altro balbuziente.

Bellum quod res bella non sit.
La guerra si chiama “bellum” perché non è una cosa bella.

Brevis esse laboro: obscurus fio.
Mi sforzo di essere conciso: divento oscuro.

Carpe Diem, quam minimum credula postero.
Approfitta dell’oggi (cogli l’attimo) e non pensare al domani.

Caseus est fanus, quem dat avara manus.
Fa bene quel formaggio servito da una mano avara.

Cogito ergo sum.
Penso dunque sono.

Consuetudo est altera natura.
L’abitudine è una seconda natura.

Conveniunt rebus nomina saepe suis.
Spesso i nomi sono adatti alle cose cui appartengono.

Defendit numerus.
Nei numeri è la sicurezza.

Dicendo homines ut dicant efficere solere.
Di solito, parlando, si impara a parlare.

Doctum doces.
Insegni a chi già sa

Dulce bellum inexpertis, expertus metuit.
La guerra è dolce per chi non ne ha esperienza, l’esperto la teme

Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur.
Mentre a Roma si delibera, Sagunto è espugnata.

I tre Porcellini.

16 martedì Set 2014

Posted by Donna Abelarda in As School As possible

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La vicenda narrata dal cartone Disney segue la trama della fiaba originale, in cui una mamma manda nel mondo i suoi tre figli a costruirsi una nuova “casa”, metafora di una nuova vita.

I tre fratelli porcellini stanno costruendo ciascuno la propria; i primi due, impazienti di andare a divertirsi suonando l’uno il flauto e l’altro il violino, costruiscono delle fragili casette rispettivamente di paglia e di legno.
Il terzo, invece, sacrifica il suo tempo libero per costruire una casa di mattoni e cemento, molto più solida. Finito il loro lavoro, i primi due porcellini vanno a canzonare il loro fratellino che sta ancora sudando mentre loro si possono divertire.
Ma lui li ignora, ammonendoli che quando il Lupo Cattivo sarà alla loro porta non avranno scampo.

Mentre i due ridono a crepapelle di questa raccomandazione, il Lupo compare e sferra loro un primo attentato, che però non ha esito quando i due porcellini si rifugiano nelle rispettive case. Ma la casa di paglia viene presto rasa al suolo dal Lupo, che soffia potentemente su di essa; il primo porcellino è dunque costretto a rifugiarsi in quella di legno di suo fratello, che a sua volta viene rasa al suolo dopo un fallimentare tentativo da parte del Lupo di entrare in casa sotto le spoglie di un innocuo agnellino.

I due porcellini scappano allora a casa del loro fratellino più saggio, che ha avuto ragione sin dall’inizio di questa storia. Infatti, dopo un secondo travestimento da rappresentante di spazzole (ovviamente subito scoperto), il Lupo tenta di soffiare via anche la terza casa, ma ovviamente non ci riesce. Tenta quindi di introdursi passando dal camino, ma qui trova un pentolone ribollente di trementina, che lo rigetta fuori violentemente.

Il Lupo è quindi sconfitto definitivamente, e i Tre Porcellini possono danzare tutti assieme.

La favola è la metafora della crescita e della maturazione del bambino grazie all’esperienza. Un ruolo chiave, anche se marginale come apparizione in scena, è quello della mamma che, nonostante non voglia separarsi dai propri cuccioli, li manda con coraggio nel mondo reale, preparandoli ad una vita di responsabilità, cominciando proprio dalla costruzione della casa in cui vivranno.
Qui emergono le diverse personalità dei tre che, nonostante siano fratelli, identici nell’aspetto, hanno però approcci alla vita, al lavoro, alla fatica, al gioco, totalmente diversi.
Una bella rappresentazione del più sbrigativo detto popolare: Prima il dovere e poi il piacere.
Il lupo diverrà poi un classico personaggio nero che personificherà il male. Qui viene molto stressata la sua partecipazione concreta nella distruzione delle due abitazioni. Ma ciò che compie il lupo per distruggere le due abitazioni, non sarebbe necessariamente un intervento dell’uomo: potrebbero essere dei banali agenti atmosferici a provocare le medesime conseguenze.

Qui viene utilizzato sapientemente lo schema di scrittura “a tre”, partendo dal numero dei protagonisti.

La “regola del tre” suggerisce che le storie con tre personaggi, che si svolgono in tre periodi di tempo o comunque con riferimenti ternari, sono “intrinsecamente” più divertenti, più appaganti o più efficaci di qualsiasi altra partizione numerica.
Fra gli esempi si possono citare testi come I tre moschettieri, Tre sorelle, Tre uomini in barca o film come I tre giorni del Condor, I tre dell’Operazione Drago, Il buono, il brutto, il cattivo, espressioni come «Veni, vidi, vici», «Ieri, oggi, domani», «Audi, vide, tace» e così via.

Come Cappuccetto Rosso, anche I tre porcellini ha contribuito notevolmente a consolidare nella cultura popolare la figura del lupo cattivo, uno dei più comuni personaggi delle fiabe.

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