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~ La vita è come il caffè: puoi metterci tutto lo zucchero che vuoi, ma se lo vuoi far diventare dolce, devi girare il cucchiaino. A stare fermi non succede niente.

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Archivi Mensili: luglio 2017

Non esiste salvaguardia contro il senso naturale dell’attrazione.

31 lunedì Lug 2017

Posted by Donna Abelarda in Coffee of the day

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Tag

amore, d'annunzio, passione, steve jobs

“Non esiste salvaguardia contro il senso naturale dell’attrazione”, ammetteva con un punto e a capo Charles Swinburne.
“Desidero le più lievi cose perdutamente, come le più grandi. Non ho mai tregua”, gli fa eco D’Annunzio.

Attrazione e desiderio, senza tregua, dovrebbero essere il nostro carburante, ecologico e performante.
Non pensate solo a questi sentimenti come riferiti ad una persona. Pensateli in senso ampio.
Pensatevi attratti e desiderosi di essere esattamente dove siete, oppure fate di tutto per arrivarci. A piedi, in metro, in nave, in aereo.
Pensatevi attratti dal vostro lavoro e affamati di divorarlo, di migliorarlo, di migliorarvi.
Pensate all’amicizia più pura o a quella più trascurata e buttatevici a capofitto.
Pensate alle cose che vorreste fare: scrivetele e andatevele a prendere.
Fatevi calamitare e calamitate.
Siate uno, nessuno e centomila.

“Siate affamati, siate Folli”.
Siate affamati di vita e folli nel saziarvi.

Non ha senso andare nella direzione opposta al proprio stato d’animo

30 domenica Lug 2017

Posted by Donna Abelarda in Coffee of the day

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Non ha alcun senso cercare di andare nella direzione opposta al proprio stato d’animo.

Sarebbe come forzare la natura, l’istinto. E come si fa a forzare qualcosa che è…inforzabile? 🙂
Sarebbe il non saziare la fame o mandare in subbuglio la sazieta’ appena raggiunta.

Non ha alcun senso cercare di andare nella direzione opposta a quella dei nostri pensieri perché questo ci sradica da noi stessi.

Dedicato alla mia dolce amica (non immaginaria!) che non riesce ad essere mai se stessa appieno, obbligandosi ad essere quello che vogliono gli altri. Ma cosi’, interpretando sempre un ruolo diverso, non capiremo mai chi e che cosa siamo davvero, amica mia.
E lo so che il senso natural dell’attrazione ci porta sempre a “migliorarci”, a cercare di raggiungere l’idea che l’altro ha di noi.
Ma, facendo così, non ci rendiamo conto che in questo gioco di ruoli, l’altro si potrebbe innamorare di una parte di noi che non esiste.

Io, amica mia, a furia di tentare di capire che cosa gli altri volessero che fossi, mi sono persa, ritrovandomi in luoghi e abiti che non erano miei.

E, un questo pazzo mondo pieno di pazzi, vuoi che non ci sia un pazzo così pazzo da accettarci così pazze? 😉

Vuoi venire a vedere la mia collezione di evidenziatori?

30 domenica Lug 2017

Posted by Donna Abelarda in Coffee of the day

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Con mio immenso sollievo ho scoperto che siamo in tanti.
Noi, quelli che comprano compulsivamente cancelleria colorata in tutte le forme: post-it, evidenziatori fluo in cento sfumature di orange, trattopen, penne, pennine, pennarelli, matite. E quaderni, di tutte le grammature, fattezze.
E voi, oh veri ignari direte: Embé? Anche io ho trenta paia di scarpe, cento cravatte…
Eh no amici miei, no no no.
Noi compratori compulsivi di cancellaria che abbiamo ipotecato case fino alla sesta generazione abbiamo quel qualcosa in più che voi normali non avete e non potete capire.
Noi compriamo e, per non usurare la bellezza dell’oggetto, lasciamo lì, in una ostensione rispettosa e muta, la nostra collezione.
E passano settimane, mesi, anni.
E loro son sempre lì, fluo, avvolti in quella plastica che profuma di speranze.
Le punte intatte. Le mine spigolose.

Noi, cancellieristi di professione, siamo forse un pò matti.
Eh si, perchè spesso quel che facciamo con questa cancelleria che costa sempre di più, lo facciamo anche con i sentimenti.
Non li usiamo. Li bramiamo, li desideriamo, li annusiamo. E poi li lasciamo lì, per paura che si sciupino, chr finiscano, che perdano il luccichìo con cui ci hanno conquistati.

La vita non va guardata dal di fuori. Non va sprecata o sciupata. Va attraversata, goduta, evidenziata, scritta, temperata.
Sennò finiremo per confonderci anche noi in mezzo ai fluo sbiaditi, chiedendoci come sarebbe stato.
Meglio assaporare il com’è, no?

Democrazie Infantili

26 mercoledì Lug 2017

Posted by Donna Abelarda in Società & Attualità

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Tag

cani, democrazia, divieti, facebook, gatti, libertà, libertà di parola, social

Sempre più spesso, nell’era dei Social in cui una bacheca virtuale ha sostituito il salotto di casa e il bar dello sport, si inneggia alla libertà, alla democrazia, al diritto di dire qualunque cosa (senza curarne spesso il confine di competenza, di forma e talvolta anche di sostanza, di rispetto e di legalità).

La libertà, come la democrazia, è una gran bella cosa, ma è una vera e propria Arma. E come tutte le armi, non può e non deve poter essere esercitata o usata senza regole, senza limiti.
Quando ci arroghiamo il diritto di giudicare, esercitare etc, spesso lo facciamo confondendo il concetto di DEMOCRAZIA con quello di ANARCHIA, ovvero faccio/dico quello che voglio, tanto “la sovranità appartiene al popolo ed il popolo sono io”.

Eh si perchè un popolo allo sbando come il nostro, questa libertà e questa democrazia se li è più che conquistati, accaparrati con la fretta e la voracità di puffo golosone.
In un batter d’occhio abbiamo deposto il Re perchè “Lui e la monarchia fanno schifo” e BAM, eccoci catapultati in concetti bellissimi come Sovranità Popolare, Democrazia.

Non abbiamo però, ora più che mai, la lucidità, l’umilità e il coraggio di guardare in faccia una triste realtà: tra i popoli più “civilizzati, moderni, democratici e patriottici” siamo uno di quelli più “incivili, retrogradi, calciofili e corrotti.”
E tra l’altro, il patriottismo ci si risveglia ogni Quattro anni quando sventoliamo il tricolore per I Mondiali, alternando ABBIAMO VINTO a HANNO PERSO.

Per capire che sono atti incivili il gettare cartacce o mozziconi per terra, il non pulire gli escrementi dei propri cani, il non mantenere puliti i servizi pubblici, l’aggredire verbalmente e fisicamente le persone, il non compiere atti vandalici, il non rispettare le proprietà private, il non emettere ricevute fiscali eccetera eccetera eccetera, noi abbiamo bisogno di essere minacciati: abbiamo bisogno di divieti, cartelli, multe.

A noi non manca la democrazia.
A noi manca la civiltà e la maturità per poterla esercitare.

Assunzioni precarie

25 martedì Lug 2017

Posted by Donna Abelarda in Società & Attualità

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Tag

giudicare, giusto, sbagliato

C’è una tipologia di persone, laureate in tuttologia del niente, che salgono in cattedra e forniscono pareri assolutamente non richiesti.
Non pareri su se stessi. Su di voi. Si, su di voi che li state ascoltando.
Si acconciano da professoroni di Vita e vi fanno sentire sbagliati.
Sbagliati in quell contest, sbagliati nelle vostre scelte.
Ma “Sbagliato” è un concetto che raramente può vivere nell’assoluto.

Di sbagliato, nella vita, può esserci un bucato mal riuscito, un costrutto grammaticale, una traduzione dal latino.

Non esistono persone sbagliate perchè il concetto di Giusto non può essere una arbitraria prerogativa di chi qualcuno che si pone, sempre per sua arbitraria decisione, al di là del pulpito, come punto di riferimento.
In un momento di così grande precariato, chi assume così facilmente il Giusto, sicuramente ha qualcosa da guadagnarci.

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